TC-TSY

TC-TSY

“Nessun intervento che toglie potere alla persona sopravvissuta a un trauma

potrà mai portare alla guarigione, quanto possa anche sembrare nel suo migliore interesse.”

(cit.Judith Herman MD)

Gli incontri si rivolgono a tutti coloro che soffrono di sintomi cronici di seguito ad esperienze avverse nell’infanzia, durante la crescita, o malattie gravi. In un piccolo gruppo protetto e sicuro potrai praticare uno yoga dolce per muoverti in libertà nel rispetto dei tuoi limiti e delle tue scelte. Adatto a tutte le costituzioni, non occorre alcuna esperienza preliminare. Una pratica elaborata e testata scientificamente da David Emerson in collaborazione con il rinomato “Trauma Center” di Boston sulla base delle più recenti ricerche delle neuro-scienze nel campo specifico.

Avvertenza

Non si tratta di un gruppo di condivisione.

Per la condivisione e l’elaborazione verbale si consiglia di rivolgersi a un/a psicoterapista.

Lo yoga TC-TSY sensibilizzato per gli stati di shock non è indicato se:

  • la persona è stata ospitalizzata negli ultimi 6 mesi per sintomi collegati allo stress cronico

“Il bambino che riceve delle risposte relativamente consistenti e sensibili da chi si prende cura di lui svilupperà un senso di sicurezza di base nel mondo. Comprenderà gli altri come persone di cui fidarsi e con chi interagire, e percepirà se stesso come individuo di valore che merita attenzioni e cure.”

  • (Treating Traumatic Stress in Children & Adolescents, Blaustein and Kinniburg)

Per crescere bene un bambino ha bisogno di adulti affidabili e attenti ai suoi bisogni. Le relazioni sicure permettono di instaurare una sana fiducia in se stessi, la capacità di riconoscere i propri sentimenti e bisogni, di comunicargli e soddisfargli, di instaurare un rapporto sereno con il mondo e con gli altri, di essere creativi e realizzare il proprio potenziale. Negligenza, abbandono, malsani squilibri di potere, violenza etc limitano il bambino nello sviluppo e nella sana percezione di se e del proprio esistere. Giocare, imparare, creare, vivere…sono atti di fede. Sono salti nello sconosciuto. Sono le nostre reti di relazioni sicure, la nostra fiducia in noi stessi e negli altri che lo rendono possibile. Senza questa rete di sicurezza saremo dominati da paura e da sistemi di sopravvivenza inconsci. La nostra esistenza potrebbe ridursi a un unico progetto di valutazione dei rischi ed energie investite per evitargli: un progetto di sopravvivenza invece di un progetto di vita!

Queste capacità di sopravvivenza sono trasferibili e possono essere estremamente utili e usati in modo eccellente in molte situazioni. Sono le stesse capacità che vengono insegnate in militare e al personale per le situazioni d’emergenza. Tali sistemi di sopravvivenza e le capacità che le facilitano, si sono evoluti per il caso di pericoli di breve durata e emergenze momentanee: Utilizzarli in maniera cronica avrà quasi sempre delle conseguenze limitanti e dannosi.

Questo è il tema e il punto di intervento dello Yoga TC-TSY secondo David Emerson.

Magari abbiamo voglia di praticare lo yoga perfezionando le posture, sudando, di sentirci belli, forti e flessibili, tranquilli, voglia di meditare, o di incontrare nuove persone, eppure qualcosa non va, troppe volte non ci sentiamo sicuri e davvero a nostro agio. Forse a volte ci sentiamo sotto pressione, incapaci di corrispondere alle aspettative dell’insegnante, non all’altezza, inferiore agli altri o sotto osservazione. Forse ci sentiamo giudicati, e non ci sentiamo liberi e tranquilli di scegliere, per esempio di fare meno sforzo, o di abbreviare o rinunciare a una postura. Non ci sentiamo liberi di scegliere ciò che ci fa bene e ci corrisponde alle nostre possibilità di ogni momento.

Diverse possono essere le situazioni che ci fanno sentire esposti, non al sicuro o a disagio, in particolare chi è sopravvissuto a dei shock o situazioni avverse prolungate nell’infanzia:

  • il gruppo è grande e le persone troppo vicine
  • gli odori corporei o i respiri degli altri ci disturbano
  • l’insegnante porta dei vestiti troppo sexy
  • l’insegnante ti tocca senza preavviso
  • si fanno dei lavori di gruppo o a due
  • partecipanti vengono esposti con complimenti o critiche
  • si viene chiesti di vestire in indumenti stretti
  • Il focus è sul raggiungimento della postura ideale, perfetta e giudicata esternamente
  • Anche se vengono offerte magari delle varianti, le istruzioni vengono date con un tono serio, talvolta severo, che assomiglia più a un comando che a un invito
  • Frequenti incoraggiamenti alla costanza, di resistere, o entrare più profondamente nella postura o nel respiro ci fanno sentire costretti a una disciplina che non possiamo reggere o che ci crea sofferenza e dolori, ci fa sentire inferiori e inadeguati
  • Forse alcune attrezzature yoga come per esempio cinghie, corde, catene, coperte, blocchi etc. ci spaventano
  • Il linguaggio metaforico può invocare ricordi e immagini che ci fanno stare male e staccare da noi stessi, per esempio stare immobili come un morto, solidi e radicati come un albero, fluidi come l’acqua etc.

Se uno o più di questi punti ti fanno sentire a disagio, ti disturbano, forse anche senza sapere bene perché, o se ti vengono in mente altri momenti in cui non ti sei sentito bene o libero, forse potrebbe essere meglio per te una pratica di Yoga sensibilizzato in maniera specifica come il TCTSY.

Ti offro un opportunità di praticare yoga con una facilitatrice di yoga informata per gli shock.

La facilitatrice:

  • è sensibilizzata e formata in modo specifico riguardo tutto ciò che può avviare in te vari malesseri dovuti allo shock, flashback, frammentazione, distacco, e il sentirsi sopraffatti da emozioni o circostanze
  • Lascia aperta la possibilità per te di rinunciare a una forma o di uscire dal locale se ne senti la necessità
  • è attenta alle dinamiche di potere
  • può fornire contatti con terapisti
  • Non è una terapia verbale
  • Non è un gruppo di condivisione, i partecipanti non vengono invitati a condividere la loro storia, ricordi o esperienze nel gruppo
  • Per l’elaborazione verbale si consiglia di rivolgersi ai terapisti specializzati

Lo yoga sensibilizzato per gli stati di shock non è indicato se:

  • la persona è stata ospitalizzata negli ultimi 6 mesi per sintomi collegati

Non è necessario avere esperienza nello yoga in quanto si tratta di Yoga sensibilizzato per gli stati di shock dovuto ad eventi avversi siamo consapevoli che i contenuti delle lezioni di yoga possono essere dei trigger. Incoraggiamo i partecipanti ad intraprendere i passi necessari per prendere cura di se stessi. Lo Yoga sensibilizzato per gli stati di shock (TC-TSY) viene offerto in piccoli gruppi e in sedute individuali, anche a domicilio.

Si prega di contattare la facilitatrice per dettagli: Clicca qui

TCTSY può essere praticato indipendentemente o quale completamento di una terapia verbale. L’approccio TCTSY è stato sviluppato negli ultimi 20 anni presso il “Trauma Center” del “Justice Resource Institute” con il locale team di specialisti a Boston. L’ideatore e fondatore è David Emerson (Insegnante di yoga e yogaterapista), in collaborazione con Jennifer Turner (psicologa e psicoterapista) e Bessel Van der Kolk (fondatore e direttore medico del “Trauma Center” di Brooklin, neuro scienziato di rango mondiale, professore in psichiatria alla Boston University of Medicine, e pioniere nella ricerca del trauma sin dagli anni sessanta, direttore del “National Complex Trauma Treatment Network”). Il “Trauma Center Trauma Sensitive Yoga” (TCTSY) è il primo e attualmente unico metodo yoga sensibilizzato per i traumi a livello mondiale a essere riconosciuto da un agenzia governativa (USA) quale terapia aggiuntiva basata sull’evidenza scientifica. L’efficacia di questo approccio specifico è stata dimostrata scientificamente e viene monitorata e confrontata costantemente seguendo strettamente il metodo scientifico in numerosi gruppi di test tra persone che hanno subito traumi infantili e traumi, violenza, negligenza, abbandono, abusi sessuali, povertà, violenza domestica e traumi di guerra (veterani e rifugiati).

Lo Yoga TC-TSY si basa sull’autentica pratica yoga. Non si tratta di una ricetta o esercizi specifici, bensì di un metodo elaborato per trasmettere e facilitare il movimento e il riavvicinamento al proprio corpo. Dalle numerose ricerche è emerso che l’efficacia della pratica per persone con sintomi cronici dovuti a shock ed esperienze d’infanzia avverse dipende dal modo in cui essa viene trasmessa e gestita, e cioè dal linguaggio usato dal facilitatore, dalla sua presenza sicura, prevedibile, non giudicante, non invasiva e affidabile. In questo approccio lo yoga non viene ‘insegnato’, ma facilitato. Viene offerta la possibilità vivere un esperienza autentica nel proprio corpo nel qui e ora, senza il focus sulla correttezza dell’allineamento posturale. Lo stato di shock è  memorizzato nel corpo. Spesso la vittima tende a staccarsi dal corpo e dal suo sentire per non soffrire, talvolta sperimentando il corpo come estraneo o come nemico. I partecipanti vengono facilitati nel riavvicinarsi al proprio corpo a modo loro e al loro ritmo personale, in modo da poter re-imparare a riconoscere i propri bisogni ed ascoltarli, fare delle scelte che gli aiutano a stare bene, salvaguardarsi e proteggersi. Ciò permette alla persona di uscire gradualmente dall’impotenza e riacquisire il proprio potere (potenziamento del cliente), invece di lasciare il potere in mano all’insegnante. Nei gruppi di monitoraggio è stato dimostrato che le aree cerebrali compromesse dalle esperienze dannose vengono riattivate e rigenerate, i sintomi dello stress cronico si allentano o spariscono, e le persone possono uscire dall’impotenza imparando a riprendere in mano la loro vita.

Negli incontri di TC-TSY viene creato uno spazio sicuro e protetto in cui il cliente può scoprire e rispettare se stesso, ed essere rispettato e considerato nei suoi bisogni specifici. Viene evitata ogni linguaggio, atteggiamento o situazione che potrebbe essere un potenziale trigger. Lo stato di stress cronico di seguito ad eventi dannosi risulta da una situazione prolungata di impotenza, paura di morte o terrore. La persona tende a rimanere intrappolata in uno stato di impotenza, paura, e iper-vigilanza. Questo stato cronico può avere delle conseguenze degenerative per mente e corpo. TC-TSY ripone il potere in mano al praticante, ed evita situazioni in cui potrebbe sentirsi minimamente esposto, giudicato, sotto pressione, impotente, sopraffatto, invaso, in colpa o non al sicuro.

Per creare questo spazio sicuro e affidabile,  TC-TSY rispetta e coltiva con estrema attenzione i 5 principi fondamentali (valori) per la facilitazione della pratica:

  • LINGUAGGIO: Il linguaggio di invito (mai consegna)
  • SCELTA: Il partecipante è libero di scegliere (tra due modalità della forma o la libertà di rinunciarci e solo assistere, etc)
  • NON-COERSIONE: assoluta attenzione a evitare anche le più sottili dinamiche di potere, pressione o aspettattiva nessuna imposizione/consegna, la persona non viene corretta o toccata se non lo chiede esplicitamente; etc
  • INTEROCEZIONE: esplorazione delle sensazioni corporee e del respiro, se desiderato
  • AHIMSA & APARIGRAHA: assoluta non-violenza/non invasione, e assoluta assenza di qualsiasi aspettativa